La fila dei diseredati

poveri in canne
senza speranza
forse una sola:
quella dell'oro,
d'impegnare l'ultimo
pensiero d'oro rimasto

soffia la sigaretta 
sulla ringhiera 
asfaltata di pianto
fuga dai neri
bassifondi 
dell'esistenza

...se raggiungi il
primo goal
forse vinci
se tu arrivi 
a 74 vinci...
...forse

il discorso vola  
nei goals tra la
disperazione della fila
...naturalmente
se fai il 64 ti
giochi le partite

inutile sequenza di
inutili parole
per non rendere
inutile l'attesa
prevista dalla fila,
accorgimento nero

sotto lo sguardo, 
nascosto dalla mascherina,
volteggia tra
guance e capelli
travolge le orecchie
che rammentano insorte

leccate di baci
quando la sorte
prometteva
verdi speranze
...e la partita 
continua a 

riverberare caramelle
ingoiate dalla noia
sotto un cielo offuscato
dal sole annebbiato
l'aria non si respira,
si respira solo 

l'infranto fiato
nascosto dietro
l'amaro sorriso
dei molteplici
affanni
dei diseredati. 

Brescia, 16 Dicembre 2020
Rosalba Le Favi

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